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- I PARCHI AMERICANI -


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I PARCHI AMERICANI
Se avete intenzione di visitare più di 3-4 parchi acquistate l’Annual Pass al costo di 80 US$. Questo pass consente di vedere tutti i parchi nazionali degli Stati Uniti (sono esclusi i parchi tribali, come la Monument Valley, e alcuni parchi statali, come il Dead Horse Point) e dura un anno. L’entrata in un parco nazionale si paga non a persona ma ad auto con massimo 3 adulti a bordo (i bambini non contano) e costa mediamente tra i 20 e i 25 dollari, quindi fatevi i conti.
Noi, grazie a questo pass, abbiamo visitato ben 12 parchi, quindi il risparmio è stato notevole e il costo del pass più che ammortizzato.
All’entrata dei parchi, quando pagate la tariffa, chiedete sempre la mappa e la guida. Alcuni parchi hanno sia la versione inglese che quella italiana ma spesso quest’ultima è meno dettagliata. Quindi prendetele entrambe. All’interno della guida, oltre ad informazioni di carattere generale sul parco, vengono indicati tutti i sentieri (forniscono anche una breve sintesi sulle loro caratteristiche principali) e le norme comportamentali da tenere, soprattutto nei confronti degli animali (ad esempio non dar loro nulla da mangiare, a quanti metri di distanza è meglio stare dalle varie specie di animali, …).
Consultate il Visitor Center del parco e chiedete consiglio sia per il tour con la macchina che per i sentieri da fare a piedi (di solito sono divisi per categorie: sentieri facili, difficili, …).
Tutti i parchi andrebbero visti all’alba o meglio ancora al tramonto. La luce del tramonto fa infatti risaltare il caleidoscopio di colori delle rocce che, col sole a picco, è meno d’effetto. Ovviamente questa è pura utopia, a meno che non disponiate di molto tempo per visitare ciascun parco. Noi al tramonto ne abbiamo visti veramente pochi, ma a quell’ora erano davvero stupendi!

La nostra personalissima classifica dei parchi più belli.
Premetto che le sensazioni che vi susciterà ogni parco sono non solo personali (e quindi, è superfluo dirlo, non uguali per tutti) ma dipendono in larga misura dal momento della giornata in cui li vedrete (il tardo pomeriggio/tramonto è sempre il momento migliore), dalle condizioni climatiche che troverete (la pioggia non vi aiuterà di certo ad apprezzare le bellezze naturali), dal numero di animali che incontrerete (trovarsi quasi faccia a faccia con un orso o un bisonte è un’esperienza indimenticabile. Ricordate che il modo migliore per vedere degli animali è fare delle belle passeggiate), dalle aspettative che avrete (di solito se sono troppo alte è facile rimanere delusi), e da quello che avrete visto prima di visitare quel parco. Ad esempio noi abbiamo visto Dead Horse Point e Canyonlands (che tutti sostenevano essere magnifici) dopo Arches e non hanno retto il confronto con quest’ultimo. Col senno di poi forse visiterei prima Dead Horse e Canyonlands lasciando il piatto forte (Arches, appunto) per ultimo. Tra l’altro, così facendo, avrei anche avuto un’intera giornata da dedicare all’Arches. Uno dei miei pochi rimpianti assieme al Grand Canyon (di cui parlerò in seguito).
Ciò premesso, confesso che rivedrei tutto quello che ho visto (e se potessi anche qualcosa di più!).
Comunque i quattro parchi che ci hanno colpiti di più e che, a nostro avviso, sono veramente imperdibili sono: Yellowstone NP, Death Valley NP, Bryce Canyon NP, Arches NP.
Il nostro percorso di esplorazione dei parchi NON è stato casuale. In base alle nostre letture abbiamo scelto l’itinerario che (a parte qualche eccezione) ci ha condotti a provare un crescendo di emozioni. Ogni parco era più bello e stupefacente del precedente e ci sembrava quasi impossibile che il paesaggio spesso mutasse radicalmente anche a pochissima distanza da un parco all’altro (come nel caso di Arches e Canyonlands). Lo Yellowstone, secondo la nostra personale opinione, va lasciato per ultimo: è il non plus ultra!
Per informazioni più particolareggiate sull’itinerario da noi seguito all’interno di ogni parco e sulle nostre sensazioni guardate anche il paragrafo “Il nostro tour on the road”, all’interno del quale trovate, per ogni giorno, delle considerazioni generali sul parco visitato e su “le cose più belle viste” durante la giornata.

Una menzione sull’Antelope Canyon (che si trova subito dopo Page). Prima di partire per il viaggio ero assolutamente convinta di volerlo visitare ma quando siamo arrivati lì e mi sono informata nei Visitor Center mi è stato detto che non valeva poi così tanto la pena. Il canyon, certo, è molto bello, ma bisogna spendere quasi una giornata per visitare solo quello e, nel corso del tour dei parchi, si ha modo di vedere un’infinità di canyon di dimensioni maggiori e altrettanto suggestivi. È più che altro un’esperienza a contatto con gli indiani, ma soprattutto un modo per dar loro dei soldi, a detta dei VC. Quindi abbiamo scelto di non farlo, anche perchè ci premeva arrivare fino allo Yellowstone. Tornati a casa abbiamo parlato con molti amici viaggiatori e visto molte altre foto e abbiamo capito di esserci persi qualcosa di davvero meraviglioso. Ecco perchè vi consiglio di vederlo.

Un’ultima considerazione sull’oceano: non vale granché, sembra di stare sulla spiaggia di Rimini o ai “cancelli” di Ostia. Per chi poi, come noi, ha visto molte isole tropicali la costa occidentale degli Stati Uniti è po' una delusione. Certo, se vi avanza qualche giorno e volete un po’ di relax sulla spiaggia per riprendervi da un tour stupendo ma massacrante (come abbiamo fatto noi), può essere divertente vedere il bagnino alla Baywatch sulle spiagge di Malibù, Santa Monica, Venice o Long Beach, oppure andare al molo di Santa Monica o altre cose simili, ma non aspettatevi niente di più. E ricordatevi che non è certo questo il piatto forte di questa terra. Insomma, il mio personale suggerimento è: se avete i giorni contati e amate la natura godetevi i parchi e non perdete tempo sulla Walk of Fame, a fare shopping a Beverly Hills, a giocare a Las Vegas o su una qualsiasi spiaggia americana. Le vere meraviglie NON sono lì.
Vi basti pensare che abbiamo conosciuto in aeroporto un americano che viveva a Santa Monica ed era sposato con un’italiana ma se ne andava tutte le estati al mare in Italia perché, a suo dire, molto più bello! In effetti, noi eravamo d’accordo con lui.







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