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USA:

PARCHI DELL’OVEST ON THE ROAD
(16 giugno - 4 luglio 2008)


Le nostre foto


NEWS sul nostro resoconto dei Parchi americani dell'ovest:
Le informazioni e le segnalazioni contenute in questo report sui parchi
americani dell'ovest  saranno utilizzate per migliorare la prossima edizione della guida Lonely Planet.
Il mio nome verrà pubblicato nella pagina dei ringraziamenti all'interno della guida degli USA ovest,
come mi è stato comunicato
in una mail della Lonely Planet in data 29/10/2008.

Ecco come è nato questo viaggio incredibile e indimenticabile attraverso i grandi parchi americani dell'ovest. Giovedì 12 giugno 2008 alle ore 21 mi chiama mio padre: ha dei punti mille miglia Alitalia che deve assolutamente spendere pena la perdita di tutto il montepremi e non sa come fare. Chiede se a noi possono servire. Ne parlo a mio marito e decidiamo di informaci. Prima di tutto bisogna scegliere la meta. Un’amica (grazie Guya!) ci ha parlato molto bene del tour nei parchi americani dell’ovest. Venerdì contatto l’Alitalia (mica potevamo buttare via i punti così e non aiutare papà? ;-)) e scopro che gli ultimi due posti-premio disponibili da qui a settembre per gli USA sono per lunedì 16 giugno. Rientro obbligato a Roma il 4 luglio. Costo del volo diretto Roma-L.A. A/R: 38 Euro a testa! Che facciamo? Ho solo due giorni di tempo per organizzare tutto prima di partire ma ogni lasciata è persa, e così alle ore 17 di venerdì 13 prenoto il volo, andiamo a comprare la mitica Lonely Planet (che purtroppo stavolta non si rivelerà così mitica) e facciamo le valigie. Si parte lunedì per scoprire i parchi americani dell'ovest!!!
A questo punto la mia organizzazione del viaggio è, a dir poco, approssimativa ma conto di perfezionarla in itinere grazie alla mia guida: ci sono 13 ore di volo per leggere, chiacchierare con gli americani presenti sul nostro aereo e scegliere le mete da esplorare, e poi avrò tempo di documentarmi durante gli spostamenti in auto (per fortuna riesco a leggere in macchina). Leggo qualcosa on line e scarico un paio di resoconti di viaggio scritti da turisti fai da te, mentre mio marito si affretta a prenotare la macchina. Siamo pronti, si parte. USA stiamo arrivandooo!
Premetto che da più di 10 anni giriamo il mondo e che siamo viaggiatori appassionati. Adoriamo soprattutto le meraviglie della natura (che preferiamo alle moderne costruzioni dell’uomo) e, con mia grande sorpresa, nella nostra personale classifica dei viaggi più belli fatti finora questo si colloca al secondo posto (soprattutto grazie allo Yellowstone, il piatto forte dei parchi americani dell'ovest), subito dopo le Galàpagos e, incredibile, a pari merito con La Digue (Seychelles) che all’epoca ci aveva affascinati non poco coi suoi maestosi massi di granito e la sua natura lussureggiante. Per degli amanti del mare e delle isole come noi non è cosa da poco.
Come tutte le cose capitate per caso e organizzate all’ultimo minuto questo tour dei parchi americani dell'ovest è riuscito benissimo e si è rivelato una sorpresa continua: i paesaggi meravigliosi (deserti, canyon, cascate, fiumi, montagne, laghi, geyser,…), gli incredibili animali che sembrano non curarsi troppo della presenza dell’uomo (orsi, bisonti, alci, cervi, scoiattoli, castori, marmotte,…), le sconfinate distese americane, l’organizzazione dei parchi e dei Visitor Center, la cordialità e la disponibilità della gente del posto rimarranno sempre nei nostri cuori.
In questo diario trovate alcune dritte, che spero possano esservi utili, e tutte le tappe del nostro tour on the road che, ve lo dico subito, è mooolto faticoso. Del resto il tempo era poco e le cose che volevamo vedere erano tante. Quindi abbiamo attraversato 5 stati (California, Nevada, Utah, Arizona, Wyoming) percorrendo 4.700 miglia (circa 7.000 km) in 17 giorni, alzandoci quasi tutti i giorni alle 6-7 del mattino e arrivando in albergo la sera (quasi mai prima delle 19, un paio di volte intorno alle 21.30/22.00). E, cosa incredibile, non abbiamo mai incontrato la pioggia: solo giornate limpide e stupende.
Un’unica delusione l’abbiamo avuta quando siamo tornati a casa e abbiamo guardato foto e cassette. Nessuno scatto e nessuna ripresa può rendere l’idea delle sconfinate distese americane, della maestosità delle guglie del Bryce, degli archi di Arches o dei canyon, e, soprattutto, del caleidoscopio di colori dei paesaggi. Le foto dell’Artist Palette (Death Valley), ad esempio, sono una vera delusione (e, purtroppo, non solo quelle). Eppure il luogo era incantevole e le sensazioni provate davanti a quell’incredibile tavolozza di colori sono impresse nella mia memoria.

- Consulta le varie sezioni del nostro diario di viaggio in USA cliccando sull'indice qui a destra -


Sei appena tornato dagli USA? Hai visitato i grandi parchi americani dell'ovest? Vuoi contribuire ad aiutare altri viaggiatori? Puoi indicarci eventuali modifiche, suggerimenti e aggiornamenti che inseriremo in questa guida. Scrivici.


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Versione integrale del diario di viaggio "USA Parchi dell'ovest"